Olga (o Helga) apparteneva ai variaghi, una popolazione norvegese che aveva invaso le terre lungo il fiume Volga nel IX secolo; sposò il principe Igor di Kiev, slavo, governante del nuovo regno russo nato dalla conquista norvegese di Kiev nell'882, che aveva condotto alla distruzione della comunità cristiana di Kiev.
Igor e Olga erano entrambi pagani; all'assassinio di Igor nel 945, Olga governò in sua vece e fu spietata nella ricerca degli uccisori del marito e dei loro seguaci, molte centinaia dei quali furono uccisi.
I Drevljani volevano che Olga sposasse il loro principe Mal per farlo diventare sovrano di Kiev. Tuttavia, Olga era determinata a mantenere il potere per sé e per suo figlio. Quando i Drevljani inviarono venti uomini a persuaderla, Olga li fece seppellire vivi. Poi, finse di accettare la proposta di matrimonio, ma chiese che le persone più sagge dei Drevljani la accompagnassero. Al loro arrivo, Olga li accolse calorosamente e li invitò a fare un bagno a vapore, dove poi li fece bruciare vivi.
Con i leader Drevljani ormai morti, Olga convocò gli altri potenti della tribù a un finto funerale per il marito, li fece ubriacare e poi li fece massacrare dai suoi soldati. Tornata a Kiev, preparò il suo esercito per distruggere i sopravvissuti. I Drevljani implorarono pietà e offrirono tributi, ma Olga chiese tre piccioni e tre passeri per ogni casa. Una volta ricevuti gli uccelli, Olga fece attaccare zolfo alle loro zampe e li liberò di notte, incendiando la città quando gli uccelli tornarono ai loro nidi. Mentre gli abitanti fuggivano, furono catturati dai soldati di Olga; alcuni vennero uccisi, altri schiavizzati. Da questo momento, i Drevljani scomparvero dalle cronache russe.
Dopo la vendetta olga continuò ad amministrare il suo popolo con giustizia e abilità, e contribuì molto alla stabilità del nuovo stato russo. Una delle questioni che dovette affrontare fu la relazione tra Kiev e Costantinopoli: esistevano rapporti commerciali tra le due città da molti anni, che la distruzione della comunità cristiana di Kiev e un attacco di Igor alla città imperiale nel 941 avevano interrotto.
La conversione al cristianesimo e la nuova vita
Olga riconobbe il valore politico di avere dei legami più stretti e decise convertirsi al cristianesimo; non è facile determinare se questa decisione sia stata una mossa puramente politica o se Olga sia stata sincera nel convertirsi alla nuova religione, ma la successiva fedeltà al cristianesimo e i tentativi di sostenerlo e diffonderlo mostrano che fu coerente con quella conversione, dimostrandosi una devota cristiana per il resto della vita.
Fu battezzata nel 957, e la tradizione afferma che fu la prima, in Russia, a ricevere questo sacramento, affermazione certamente errata; si dice anche che il battesimo, molto probabilmente, fu celebrato a Costantinopoli. Sembra certo invece che fu istruita da missionari bizantini di ritorno a Kiev, e che si recò a Costantinopoli nel 957.
Olga non ottenne molti risultati nel convincere il popolo a convertirsi alla nuova religione (non usò la forza per costringerlo), e fallì persino nel tentativo di convincere suo figlio. Nel 959, inviò una delegazione presso l'imperatore della Germania, Ottone I, chiedendo l'invio di missionari per evangelizzare il paese, richiesta che condusse poi alla missione fallimentare di S. Adalberto di Magdeburgo (20 giu.) nel 961, quando tutti i suoi compagni furono uccisi ed egli costretto a ritornare senza nessun risultato.
I rapporti da lei creati con la Germania si dimostrarono, a ogni modo, importanti: Olga pensava fosse necessario mantenere un equilibrio tra Oriente e Occidente. La propensione ad appoggiarsi alla Germania forse fu anche dovuta alla delusione provocata dal rifiuto della corte bizantina di dare in sposa a suo figlio una delle principesse, come Olga desiderava. Fu suo nipote, S. Vladimiro di Kiev (15 lug.), che ottenne dei risultati dove lei aveva fallito; entrambi sono stati messi tradizionalmente in relazione in quanto fautori della conversione della Russia, e un cronista dell'XI secolo li definì « la nuova Elena e il nuovo Costantino, al pari degli apostoli ». Olga aveva scelto come nome di battesimo Elena; se ciò fosse avvenuto a Costantinopoli, dove l'imperatore si chiamava Costantino Porfi-rogenito e l'imperatrice Elena, le implicazioni simboliche nella scelta del nuovo nome sarebbero state evidenti.
Quando suo figlio fu abbastanza adulto da governare di diritto, Olga si ritirò dalla vita pubblica, ma continuò la sua attività missionaria, facendo costruire un certo numero di chiese, compresa una a Pskov e un'altra a Kiev. Morì nel 969, e il suo culto popolare ebbe inizio nel 996 quando Vladimiro trasferì le spoglie in una nuova chiesa che aveva costruito allo scopo. Kiev fu totalmente distrutta dagli invasori mongoli nel 1240, ma le sue reliquie non furono scoperte fino al XVII secolo; nel frattempo il culto fu ufficialmente confermato dal concilio russo del 1574. Le sue reliquie scomparvero di nuovo all'inizio del XIX secolo e non sono state ritrovate.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Kiev nel territorio dell’odierna Ucraina, santa Olga, nonna di san Vladimiro, che prima tra i Rurikidi ricevette il battesimo e il nome di Elena, aprendo a tutto il popolo di Russia la via a Cristo.
San Roberto Bellarmino Vescovo e dottore della ChiesaRoberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542 da Cinzia Cervini, sorella di papa Marcello II, e da Vincenzo Bellarmino. Fin da bambino mostrò un forte attaccamento alle cose di Dio...
San Giuseppe da Copertino SacerdoteS. Giuseppe nacque a Copertino in Puglia nell'anno 1603 da pii genitori e prevenuto dall'amore di Dio, passò la sua infanzia in santa semplicità e purezza di costumi. Liberato dalla Vergine Madre di Dio...
Beata Maria Teresa Bonzel Vergine e fondatriceRegina Christine Wilhelmine Bonzel, nacque a Olpe, Westfalia in Germania. Fin dalla tenera età mostrò il suo grande desiderio di seguire Cristo e servire i più bisognosi; frutto della sua formazione a...
San Roberto Bellarmino Vescovo e dottore della ChiesaRoberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542 da Cinzia Cervini, sorella di papa Marcello II, e da Vincenzo Bellarmino. Fin da bambino mostrò un forte attaccamento alle cose di Dio...
San Nicola da Longobardi ReligiosoSan Nicola da Longobardi, il Frate cosentino dell'ordine dei Minimi che amava Dio con tutta l'anima e raccomandava l'umiltà
-Santi Cosma e Damiano I. Gloriosissimi martiri Cosma e Damiano, che quanto foste naturalmente fra voi congiunti per identità di origine, cospicuità di casato, singolarità di talenti, specialità di...
-San Gennaro I. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo il fervente vostro zelo, e la cura pastorale che esercitaste con tanta premura pei vantaggi spirituali del vostro gregge. Umilmente vi preghiamo...
-San Giuseppe da Copertino I. Glorioso s. Giuseppe, che, non pago di tollerar sempre in pace i duri trattamenti che aveste a soffrire nella vostra domestica educazione, vi aggiungeste ancora spontaneamente, non solo la fuga costante...
-San Matteo I. Per quell’ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso s. Matteo, abbandonaste l’impiego, la casa e la famiglia per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittar...
-San Maurizio I. O glorioso a. Maurizio, che, deliziandovi di conversare col santo vescovo di Gerusalemme, vi deliziaste più ancor degli elogi ch’egli vi fece del Cristianesinio, per cui lo abbracciaste senza ritardo...
-San Pio da Pietrelcina O San Pio, che hai conosciuto la sofferenza della carne, che ti sei adoperato senza posa per aiutare gli altri a sopportare il dolore, fa' che anche noi, animati dal tuo spirito possiamo affrontare ogni...
-Santa Tecla di Iconio I. Ammirabile santa Tecla, che al primo udire in Iconio le prediche di s. Paolo, rinunziaste subito agli errori del gentilesimo, e convertita appena alla fede, faceste vostra delizia, non solo l’esatta...
PREGHIERA DEL MATTINO A DIO PADRETi ringrazio, Padre, per questo nuovo giorno. Aiutami a viverlo in amicizia con te e con il prossimo. Donami la forza per affrontare gli impegni che mi...
Preghiera a San Roberto BellarminoO glorioso San Roberto che con mirabile fedeltà spendeste tutta la vostra vita, e tutti gli esimi doni di mente e di cuore largitivi dal Signore consacraste...
PREGHIERE DELLA SERAO Dio, nella quiete della sera, ripensiamo al tuo amore. Nella pace del tuo tempio, ripensiamo al tuo amore. Come potremo rendere grazie a te, Signore...