Sant’Oscar
Nome: Sant’Oscar
Titolo: Vescovo
Morte: 3 febbraio 865, Brema
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Nell'abbondante materiale riguardante la vita di S. Oscar noto anche col nome di Ansgario, santo patrono della Danimarca, vi è la coeva Vita Anskarii, redatta dal suo compagno missionario e in seguito successore sulla sede arcivescovile, S. Remberto (11 giu.).
Nato intorno all'801 nei pressi di Amiens, Ansgario fu istruito nel vicino monastero di Corbie in Piccardia. É qui che entrò scegliendo la vita monastica, trasferendosi successivamente a Korvey, filiale del convento di Corbie: situato sul fiume Weser, fu il primo grande monastero della Sassonia (i due conventi sono anche noti come Vecchia Corbie e Nuova Corbie). Questo monastero, grazie all'abate Wala, avrebbe giocato una parte importante nella missione scandinava che partiva dalla Germania settentrionale. Nell'825 il conflitto sorto in Danimarca tra Horik, figlio del re Gottrik, e il
pretendente al trono Harald giunse al culmine. Harald si recò a Ingelheim per rendere omaggio al re franco Ludovico il Pio e ricevette il battesimo in S. Albano a Magonza.
Luigi quindi gli fece dono della contea frisone di Hriussi, alla foce del Weser, come feudo franco. A Korvey Ansgario aveva intrapreso quel ministero di predicazione che sarebbe diventato l'elemento caratteristico della sua vita apostolica.
Quando l'abate Wala suggerì ad Harald di nominare Ansgario come missionario nel suo territorio, quest'ultimo si recò in Danimarca in compagnia di un monaco di nome Autburt allo scopo di convertire i danesi. La loro predicazione, che godeva della protezione del re, riscosse un immediato successo e ottenne numerose conversioni, ma quando l'anno successivo Harald fu destituito, Ansgario dovette tornare in Sassonia e portò con sé alcuni neoconvertiti perché fossero istruiti a Korvey e in altri monasteri locali.
Nell'829 il re Bjorn di Svezia inviò dei messi a prendere contatti con l'impero franco e Ansgario fece ritorno con loro in Svezia. La sua missione iniziò nuovamente con notevoli risultati. Nell'83 1 il re Ludovico lo nominò abate di Korvey e lo fece assegnare alla nuova sede di Amburgo, creata per organizzare la missione presso i danesi e gli svedesi. Fu quindi consacrato vescovo dal fratello dell'imperatore, il vescovo Drogo di Metz, e dai metropoliti di Magonza, Treviri e Reims; il papa Gregorio IV (827-844) gli inviò il pallium, elevandolo al rango di arcivescovo e nominandolo legato apostolico della Santa Sede per le popolazioni del Nord.
Durante i tredici anni trascorsi come arcivescovo di Amburgo, Ansgario organizzò le missioni in Danimarca, in Svezia e in Norvegia, costruì chiese e fondò una biblioteca. La missione nordica non riuscì tuttavia a raggiungere risultati duraturi finché Ansgario fu in vita, in gran parte a causa del declino dell'impero franco che ne sosteneva gli sforzi. La crescente debolezza del regno favorì le incursioni dei vichinghi, che nell'845 saccheggiarono Amburgo con gravi conseguenze per la missione.
Il re Horik di Danimarca, malgrado fosse ben disposto verso la missione di Ansgario, non si fece mai cristiano. La sua morte (854) segnò la fine temporanea del regno di Danimarca e con esso la fine della missione. Ludovico il germanico assegnò Ansgario alla sede di Brema, suffraganea di Colonia, con la speranza di rafforzare le missioni unificando per questa via le sedi di Amburgo e Brema. L'unione fu approvata dal sinodo di Magonza nell'848 e ratificata da papa S. Niccolò I (858-867; 13 nov.). Ansgario e Remberto (che gli succedette come arcivescovo dall'865 all'868) mantennero basi missionarie a Schleswig e a Ribe in Danimarca e a Birka in Svezia, anche se, mancando i mezzi necessari per consentire alle missioni di espandersi, esse si sarebbero definitivamente concluse tra l'880 e 1'890, per rinascere in Svezia solo quando, nell'XI secolo, la fine dell'era vichinga spinse decisamente la Scandinavia a cercare forti legami con la cristianità dell'Europa occidentale.
La ripresa del cristianesimo giunse prima in Danimarca, dove già alla fine del x secolo la Chiesa danese si stava nuovamente espandendo e inviava missionari in Svezia. La grande dote di Ansgario era costituita dalla predicazione, ma era rinomato anche per la sua carità verso i poveri: prendendo alla lettera i consigli evangelici lavava loro i piedi e li serviva a tavola.
Personalmente austero, indossava il cilicio e, finché la salute glielo concesse, si nutrì esclusivamente di pane e acqua. Introdusse inoltre l'usanza di aggiungere una breve preghiera al termine di ogni salmo del salterio, novità che vide presto una larga diffusione. Morto nell'865, fu sepolto a Brema.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Oscar, vescovo di Amburgo e poi insieme di Brema in Sassonia: dapprima monaco di Corbie, fu nominato da papa Gregorio IV suo legato in tutto il Settentrione; in Danimarca e Svezia annunciò il Vangelo a una moltitudine di popoli e vi fondò la Chiesa di Cristo, superando con forza d’animo molte difficoltà, finché, sfinito dalle fatiche, a Brema trovò riposo.
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