Sant' Uberto di Tongeren-Maastricht

Sant' Uberto di Tongeren-Maastricht
Nome: Sant' Uberto di Tongeren-Maastricht
Titolo: Vescovo
Nascita: 655 circa, Belgio
Morte: 30 maggio 727, Tervueren, Belgio
Ricorrenza: 30 maggio e 3 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Non si sa nulla sulla prima parte della vita di S. Uberto, niente di certo su ciò che Alban Butler definì "il modo straordinario" in cui fu chiamato a servire Dio. Le leggende che lo riguardano raccontano che, da giovane, Liberto era molto appassionato di caccia e che un Venerdì Santo, invece di andare a Messa come tutti gli altri, partì a cavallo per cacciare un cervo. Giunto su una radura nei boschi, il cervo si girò e Uberto rimase attonito nel vedere una croce posta tra le corna e nel sentir parlare l'animale: «Se non torni da Dio, Uberto» disse «andrai all'inferno».

Il giovane cadde in ginocchio, chiedendo quale fosse il suo dovere, e gli fu intimato di cercare Lamberto, vescovo di Maastricht, che l'avrebbe guidato. La stessa leggenda ci è stata narrata, naturalmente, a proposito di S. Eustachio (che non sopravvisse alla revisione del Calendario Romano del 1969).

Pur non conoscendo le circostanze in cui accadde, si sa che Uberto entrò a servizio di S. Lamberto (17 set.), fu ordinato sacerdote e, quando il vescovo fu assassinato a Liegi nel 705 circa, fu scelto come successore. Alcuni anni dopo, riportò a Liegi le reliquie di Lamberto sepolte a Maastricht, custodendole nella chiesa che fece innalzare sul luogo della sua morte, e che trasformò in cattedrale trasferendo la sede vescovile da Maastricht a Liegi, che diventò una città fiorente.

S. Lamberto viene onorato come patrono principale della diocesi e S. Uberto come fondatore della città e primo vescovo.

Durante i vent'anni circa in veste di vescovo, Uberto predicò la parola di Cristo instancabilmente per tutta la sua diocesi, in modo particolare nella foresta delle Ardenne, che in quel periodo si estendeva dalla Musa al Reno, dove il Vangelo non aveva mai messo radici. L'autore di un breve memoriale contemporaneo dei santi gli attribuisce il dono del miracolo e si narra che abbia avuto la premonizione della morte un anno prima. Nel maggio 727, si recò nel Brabante per la consacrazione di una chiesa e si ammalò subito dopo la cerimonia a Terveuren, vicino a Bruxelles.

Morì in pace sei giorni dopo, il 30 maggio, e le spoglie furono seppellite nella chiesa di Saint-Pierre a Liegi; il 3 novembre 743 vi furono portate le reliquie (fatto che spiega la scelta della data della sua festa). Nel 825, poi, furono trasferite nell'abbazia di Andain (chiamata oggi Saint-Hubert) ai confini con il Lussemburgo. I miracoli attribuitigli, e in particolare la storia del cervo, hanno reso il culto popolare oltre i confini dei Paesi Bassi, e due ordini cavallereschi sono stati fondati sotto il suo patrocinio, uno in Lorena e l'altro in Baviera. Tra le raffigurazioni della sua conversione c'è anche un dipinto tratto dallo studio del Maestro della Vita della Vergine del xv secolo, conservato alla National Gallery di Londra. S. Uberto è il santo patrono dei cacciatori ed è invocato anche contro la rabbia.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Tervueren sempre nel Brabante in Austrasia, transito di sant’Uberto, vescovo di Tongeren e Maastricht, che, discepolo e successore di san Lamberto, si adoperò con tutte le forze per diffondere il Vangelo nel Brabante e nelle Ardenne, dove estirpò i costumi pagani.

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