Santa Emma di Gurk
Nome: Santa Emma di Gurk
Titolo: Contessa
Nascita: 980 circa, Carinzia, Austria
Morte: 1045 circa, Gurk, Carinzia, Austria
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
21 novembre 1287, Roma, papa Niccolò IV
Canonizzazione:
5 gennaio 1938, Roma, papa Pio XI
Emma (o Hemma) era imparentata da parte di madre con Enrico H (13 lug.), imperatore del Sacro Romano Impero, ed era una delle ragazze che a quella corte vennero educate dalla regina S. Cunegonda (3 mar.), che era sterile.
Secondo la sua biografia medievale Emma andò in sposa a Guglielmo, conte di Santi (Stiria inferiore), un matrimonio combinato ma che risultò felice. Ebbero due figli, Guglielmo e Hartwig; quando i due furono sufficientemente grandi il conte affidò loro lo sfruttamento delle miniere, la maggior fonte di reddito del casato.
Sfortunatamente l'attività mineraria andò declinando, non si sa se perché i minatori ritennero inaccettabili le loro condizioni lavorative o perché i due conti non fossero in grado di dirigere l'impresa, sta di fatto che i due giovani conti ordinarono una repressione che sfociò in una aperta ribellione dei minatori.
Quando Guglielmo ordinò l'impiccagione di uno degli uomini accusandolo di grave immortalità, i minatori insorsero e uccisero sia Guglielmo che Hartwig.
Gli effetti dell'accaduto furono devastanti sui conti: Emma si lasciò soverchiare dal dolore, il conte minacciò di mettere a morte tutti i ribelli con le loro famiglie; ma alla fine tutti e due si volsero alla preghiera. Emma rimase nella contea mentre il marito, dopo aver perdonato tutti i capi della rivolta, andò pellegrino a Roma. Sulla via del ritorno si ammalò e morì a poca distanza dalla sua casa.
Dopo aver perso marito e figli Emma decise di dedicare il resto della sua vita al servizio di Dio e dei poveri: elargì generosamente parte dei suoi beni ai non abbienti, fondò monasteri, uno in una sua proprietà in Carinzia, presso la città di Gurk, dove trovarono ospitalità venti monaci e settanta suore, che si dedicavano alla laus perennis, celebrare l'Ufficio divino giorno e notte senza interruzione. Non è sicuro se ella prese il velo a Gurk, ma alla sua torre, avvenuta nel 1045, fu sepolta in quella chiesa. In seguito Gurk divenne sede arcivescovile.
Negli anni '30 del xx secolo le indagini condotte dalla Congregazione dei Riti Sacri modificarono questa biografia medievale: Emma apparteneva alla famiglia del marito, Guglielmo di Sann. Alla di lui morte nel 1035 le rimase un figlio, e solo alla morte di questi, avvenuta vent'anni dopo in battaglia, poté abbracciare la vita religiosa.
Su pressione dell'imperatore Federico III nel 1464 il papa Paolo II iniziò il processo di canonizzazione, ma sembra che poi fu lasciato decadere. Nel 1938 la Santa Sede confermò il culto di Emma con il titolo di beata, ma viene comunemente invocata come santa.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Gurk in Carinzia, nell’odierna Austria, santa Emma, che, contessa, visse per quarant’anni vedova e distribuì generosamente molti averi ai poveri e alla Chiesa.
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