Santa Ludmilla
Nome: Santa Ludmilla
Titolo: Martire boema
Nascita: 860 circa, Melník, Repubblica Ceca
Morte: 16 settembre 921, Tetín, Repubblica Ceca
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Ludmilla proveniva dalla regione a nord di Praga alla confluenza tra l'Elba e la Moldavia, era figlia di un principe slavo e come molte donne della sua posizione si trovò coinvolta nelle lotte di potere del tempo. Nacque nel 860 circa, si sposò appena adolescente con Borivoy, duca di Boemia e capo della dinastia Premjslid, da cui ebbe tre figli maschi e tre femmine. Nel 874, Borivoy fu battezzato da S. Metodio (14 feb.), e Ludmilla lo seguì nell'adesione alla fede. Sembra che la conversione di Borivoy sia stata una mossa politica, poiché da pagano non poteva sedersi a tavola con i nobili cristiani della Moravia; d'altro canto, il fatto che la maggioranza delle famiglie importanti della Boemia si opponevano al cristianesimo ostacolò la coppia in patria. Benché Borivoy non abbia reso le cose più facili tentando, come molti governanti del periodo, di imporre la sua religione al popolo, riuscì a sconfiggere l'opposizione, e assieme a Ludmilla fece costruire la prima chiesa cristiana in Boemia, a Levy Hradec, dedicandola a S. Clemente (23 nov.), patrono della missione dei SS. Cirillo e Metodio.
Alla morte nel 894, Borivoy fu sostituito da due dei suoi figli: il minore, Vratislao, era sposato con una principessa slava della tribù Stodorané, da cui ebbe quattro figlie e tre maschi. Il maggiore, Venceslao (28 set.), alla fine governò la Boemia e fu martirizzato. Dato che la moglie di Vratislao, Drahomira, era cristiana solo di nome, Ludmilla, con il benestare di Vratislao, si assunse la responsabilità di allevare e istruire il nipote Venceslao. Essendo una donna gentile, dolce e anche istruita, svolse questo compito seriamente, perciò Venceslao ricevette una solida istruzione nella religione, oltre che nella lingua latina e slava. Le cose però cambiarono radicalmente quando Vratislao morì prematuramente nel 916, poiché Drahomira, che ora si trovava al governo, e provava certamente un enorme risentimento nei confronti di Ludmilla per l'influenza che aveva su suo figlio, tolse completamente il ragazzo dalla tutela della nonna, appoggiata pienamente dal partito anti cristiano del paese.
Ludmilla, che aveva donato ai poveri la maggior parte delle sue proprietà alla morte di Borivoy, si ritirò nel castello di Tétin, a sud ovest di Praga, per evitare il conflitto con Dragomira. Sembra che Ludmilla fosse convinta che se Venceslao avesse preso le redini del potere il più presto possibile, invece di aspettare l'età giusta, il popolo si sarebbe rianimato e il cristianesimo in Boemia sarebbe stato salvo. Il partito anticristiano se ne accorse, e fu pronto a superare ogni ostacolo per tenere separati la nonna e il nipote: alla fine alcuni arrivarono a rimedi estremi, se è vero che, come molti hanno suggerito, non si sa se per istigazione di Drahomira o no, due uomini giunsero a Tétin il 16 settembre 921 e strangolarono Ludmilla con il suo velo. Dopo essere stata sepolta nel luogo in cui Drahomira fece in seguito costruire la chiesa di S. Michele, il corpo fu alla fine portato nella chiesa di S. Giorgio a Praga, forse da Venceslao stesso, prima azione politica indipendente del suo regno. La leggenda racconta la sua morte in termini puramente religiosi (morì come martire, uccisa da pagani per colpa della fede) ma la questione non è così semplice, poiché in realtà rimase coinvolta nelle lotte di potere di cui la religione era solo un aspetto, in ogni caso fu subito acclamata come martire, e il culto, che originariamente s'incentrava sulla sua tomba, cominciò a diffondersi nel XIII secolo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Praga in Boemia, santa Ludmilla, martire, che, duchessa di Boemia, preposta all’educazione di suo nipote san Venceslao, nel cui animo cercò di far nascere l’amore per Cristo, fu strangolata per congiura della nuora Dragomira e di alcuni nobili pagani.
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