Margherita, la più giovane di cinque figli, nacque nel 1045 ca., probabilmente in Ungheria; il padre, Edoardo, erede legittimo al trono e figlio di Edmondo, re del Wessex (1016), si era rifugiato in quel paese per sfuggire alla dominazione danese in Inghilterra e aveva sposato la sorella del re ungherese. Margherita ricevette una buona educazione e sembra aver avuto un discreto senso estetico, dato che apprezzava i bei volumi e i manoscritti, oltre agli abiti eleganti.
Nel 1057 il padre fu richiamato in Inghilterra da Edoardo il Confessore (1042-1066; 13 ottobre), che sperava diventasse suo erede; ma Edoardo, che era più giovane, morì subito dopo il suo arrivo in Inghilterra, aprendo la strada ai normanni. Dopo la conquista, Margherita non era più al sicuro, dato che era una dei pochi membri della famiglia reale anglosassone a rimanere in Inghilterra. Perciò seguì il fratello, Edgardo l'Erede, in Scozia, dove fu accolta nella corte di re Malcolm III Canmore (1058-1093), che, attratto dalla sua bellezza e intelligenza, la sposò nel 1070 ca. e visse con lei per almeno venticinque anni. Dei loro sei figli, tre (Edgardo, Alessandro e Davide - quest'ultimo venerato anche come santo, 24 maggio), governarono la Scozia. Matilda, una delle loro due figlie, sposò il re inglese Enrico I (1100-1135).
Fu Matilda a chiedere a Turgot, priore di Durham e poi vescovo di S. Andrea, che era stato il confessore di Margherita, di scrivere una Vita di sua madre: la Vita Margaretae Scotiae reginae, scritta tra il 1104 e il 1108. Sebbene segua il modello consueto delle biografie, beneficia del fatto che l'autore conosceva molto bene il suo soggetto. Secondo Turgot, l'importanza di Margherita fu notevole, sia a livello privato che pubblico; la vita presso la corte scozzese, fino ad allora poco elevata e carente dal punto di vista culturale, fu trasformata dalla sua presenza, nonostante alcuni protestassero che stesse diventando troppo "anglicizzata". Ella promosse la riforma della Chiesa di Scozia, contribuendo a portare il culto locale in linea con quello di Roma, in questioni come l'osservanza della Quaresima e della Pasqua, e l'astensione dal lavoro la domenica. Fu una fondatrice entusiasta di monasteri: uno dei suoi progetti più grandi fu la ricostruzione dell'abbazia di Iona e la costruzione di Dunfermline, destinata a diventare il luogo di sepoltura della famiglia reale scozzese. Si interessò anche alla costruzione di ricoveri per i pellegrini di S. Andrea, su entrambe le rive del Forth, mettendo a loro disposizione delle barche per il passaggio.
Nel tempo libero, quando non si occupava dei suoi figli o di quelli dei poveri, Margherita pregava, leggeva o ricamava molto abilmente. Malcolm, che si affidava al suo costante supporto e seguiva i suoi consigli, imparò ad apprezzarne la devozione. Secondo il suo biografo, «Cristo dimorava realmente nel suo cuore [...] Ciò che lei rifiutava, lo rifiutava anche lui [...] ciò che amava, lo amava anche lui per amore di lei». E sebbene non imparasse mai a leggere, apprezzava la rilegatura o le illustrazioni dei libri che Margherita leggeva. Esistono ancora alcuni dei suoi libri, inclusa un'edizione tascabile del Vangelo (Biblioteca Bodleiana, Oxford), una Vita illustrata di S. Cuthbert (20 marzo) e un salterio (di dubbia attribuzione, conservato al Collegio Universitario di Oxford).
Margherita si ammalò gravemente verso la fine del 1093, probabilmente a causa della sua intensa attività. Proprio prima di morire, le giunse la notizia che Malcolm e uno dei suoi figli minori erano stati uccisi dall'esercito di Guglielmo II il Rosso (1087-1100) ad Alnwick. Cercarono di nasconderle la notizia, ma senza successo, e Margherita accettò questa perdita come un segno del volere di Dio.
Morì il 16 novembre 1093 e fu seppellita a Dunfermline insieme al marito. Il culto iniziò subito dopo la sua morte, ma fu confermato solo nel XIII secolo, quando papa Innocenzo IV (1243-1254) ordinò di analizzare la sua vita e i miracoli, permettendo la canonizzazione nel 1250. Dunfermline fu saccheggiata nel 1560, ma le reliquie furono messe al sicuro; i corpi di Margherita e Malcolm furono trasferiti in una cappella all'Escorial, vicino a Madrid, mentre il cranio, inizialmente a Edimburgo, fu poi trasferito presso i gesuiti a Douai. Nel 1673, Santa Margherita fu proclamata patrona della Scozia.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Edimburgo, nella Scòzia, il natale di santa Margherita Vedova, Regina di Scòzia, celebre per la carità verso i poveri e per la povertà volontaria.