Santa Maria Eugenia di Gesù
Nome: Santa Maria Eugenia di Gesù
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Anne-Eugénie Milleret
Morte: 10 marzo 1898, Parigi, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
9 febbraio 1975, Roma, papa Paolo VI
Anna Eugenia Milleret, fondatrice delle Suore dell'Assunzione, nacque nella città di Metz in Francia il 26 agosto 1817, quarta di cinque fratelli. Suo padre Giacomo, banchiere, era un ammiratore di Voltaire, mentre la madre, Eleonora Eugenia de Brou, del Lussemburgo, non era praticante ma educò comunque i figli al rispetto dell'onestà e della giustizia. Nonostante fossero abbastanza ricchi, la loro vita era caratterizzata da una certa austerità. Dai bambini ci si aspettava coraggio, generosità e controllo di sé, e veniva loro insegnato a prendersi cura dei malati e a rispettare i poveri. In seguito alla morte della sorella più giovane e di un fratello, il fratello rimasto, Luigi, divenne il compagno d'infanzia di Anna Eugenia, con cui crebbe. La bambina fece la prima comunione, come era uso, all'età di dodici anni: fu un momento di grazia e l'inizio di una devozione ininterrotta al Santo Sacramento.
Nel corso dei successivi tre anni la tragedia e il dolore piegarono la famiglia: Anna Eugenia prese una febbre tifoide, che necessitò lunghi mesi di riposo nel castello di Preisch, dove la famiglia visse per sei mesi. Nel 1830 i1 padre andò in bancarotta e sia il castello che la casa di famiglia a Metz furono vendute. I suoi genitori, che non erano mai andati tanto d'accordo, si separarono: Luigi rimase con il padre e Anna Eugenia andò a Parigi con la madre. Fu un cambiamento enorme, ma durante i mesi in cui furono sole la loro intimità crebbe.
Nel 1832 madame Milleret morì di colera e Anna Eugenia si trovò sola: aveva quindici anni. Il padre le trovò un'occupazione presso la signora Doulcet, una dama dell'alta società di Chalons. Le feste e le serate mondane a cui era tenuta a partecipare la lasciavano profondamente insoddisfatta.
La sua intelligenza raffinata non trovava alcun stimolo intellettuale nella società che doveva frequentare e non trovava un senso in ciò che faceva. Non vi era nessuno con il quale condividere le sue preoccupazioni sulla realtà divina e il significato della vita e il desiderio che provava di instaurare quel rapporto con Dio che la sua prima comunione aveva presagito. Il padre decise allora di mandarla a Parigi dalla cugina, madame Foulon, una pia casalinga, ma di così limitate vedute che la ragazza si sentì ancora più esiliata.
Il famoso predicatore domenicano Lacordaire aveva all'epoca iniziato una serie di omelie quaresimali nella cattedrale di Notre Dame. Anna Eugenia venne mandata ad ascoltare i sermoni per la Quaresima e decise di seguire anche la seconda serie del domenicano. Proprio l'ultimo giorno le parole del predicatore fecero centro: «Solo con la preghiera si ristabilisce la relazione con Dio F...]. Il dubbio è l'inizio della fede». Avrebbe affermato in seguito che la sua vocazione risaliva a quei sermoni in Notre Dame, che definì «un appuntamento con la grazia».
Il suo desiderio immediato fu quello di consacrarsi totalmente a Dio. Lacordaire capì i bisogni della nuova penitente e la consigliò di iniziare una serie di letture, soprattutto di filosofi contemporanei: de Maist re, Bonald, Bourdaloue e altri. Discusse con lei la natura della vita religiosa, ma preferì eventuali successivi passi. Il suo bisogno immediato era la preghiera, la lettura e l'attesa. Anna Eugenia attese un anno, durante il quale l'eucarestia fu il suo principale sostegno.
Poco prima della successiva Quaresima ebbe un sogno: si trovava in una chiesa strana, e ascoltava un predicatore sconosciuto. Una voce le diceva: «Ti mostrerà la via da seguire». Entrando nella chiesa di S. Eustachio per le omelie quaresimali, riconobbe la chiesa e il predicatore del sogno, l'abate Teodoro Combalot, con il quale si sarebbe instaurato un particolare rapporto: ella aveva solo venti anni all'epoca ed era una ragazza quieta, riservata e intelligente; egli era invece un oratore fiero, ardente e impetuoso. Anna Eugenia non si sentiva particolarmente attratta da lui, anche se era a lui che era stata indirizzata.
Combalot aveva accarezzato per dodici anni il sogno di fondare una congregazione di suore radicalmente contemplative nello spirito e insieme dedite all'educazione di altre donne, che egli considerava le spontanee agenti di un rinnovamento cristiano della società. Anna Eugenia in fondo condivideva quest'idea, anche se si considerava uno strumento poco adatto per realizzare un tale progetto. I suoi voti vennero confermati nella Pasqua del 1837 e la ragazza parve sufficientemente salda per tale vocazione, nonostante le riserve personali e l'opposizione del padre e del fratello.
Iniziò il noviziato presso le suore della Visitazione di Cote Saint-André nel sud della Francia nel 1838, scoprendo nella comunità gli aspetti attraenti della spiritualità di S. Francesco di Sales (24 gen.): un amore ardente e fraterno, l'umiltà, la gentilezza, la semplicità e il buon umore.
Iniziò un programma di studi finalizzato al suo futuro incarico: scrittura, teologia tomista, teologia morale di Alfonso de' Liguori, la spiritualità di S. Agostino e di S. Teresa. Inoltre le furono impartite lezioni di latino, tedesco e inglese.
Manteneva una corrispondenza regolare con l'abate Combalot e di tanto in tanto riceveva sue visite. In una di queste conobbe l'abate d'Alzon, che più tardi sarebbe diventato suo intimo amico e consigliere. Pur essendo entusiasta e favorevole al progetto, d'Alzon era abbastanza acuto per capire che l'impulsivo e autoritario Combalot sarebbe stato più d'ostacolo che d'aiuto. Questi, tuttavia, si era già messo all'opera per trovare membri per la nuova fondazione, ottenendo buoni risultati.
Le prime due suore dell'Assunzione, Anna Eugenia e Anastasia Bevier, iniziarono la loro vita comunitaria il 30 aprile 1839; ben presto furono raggiunte da altre quattro sorelle, tra le quali la mistica irlandese Caterina O'Neill, che avrebbe avuto l'incarico di maestra delle novizie per quarant'anni. Esse vivevano in condizioni di grande povertà materiale, aggravate dalla poca consuetudine che avevano con le faccende domestiche e dalla necessità di spostarsi continuamente alla ricerca di una nuova sede.
Tuttavia, vi era uno spirito risoluto e un'atmosfera di rispetto e fiducia reciproci, semplicità e amicizia, dovute soprattutto all'attenzione di Anna Eugenia per l'opera della grazia negli altri. All'inizio tutto sarebbe proceduto molto dolcemente se non fosse stato per l'eccentrico Combalot, le cui direttive contraddittorie trasformarono l'obbedienza in un'impresa di ginnastica spirituale.
La prima cerimonia di vestizione ebbe luogo nell'agosto 1840 e nel 1841 Anna Eugenia, ora suor Maria Eugenia, venne eletta madre superiora dalle altre suore del gruppo. Il nuovo istituto stava diventando famoso e stava conquistandosi appoggi tra gli intellettuali cattolici socialmente impegnati di Parigi, che condividevano i suoi intenti: Chateaubriand, Antonio Federico Ozanam (che sarebbe stato beatificato nel 1997, 8 set.), i fratelli Boré, Gian Giuseppe Poujoulat e molti altri. Questi contatti e l'interesse manifesto del gruppo in questioni sociali colpì la coscienza dell'arcivescovo di Parigi.
Un problema immediato che doveva essere risolto era quello di Combalot: ora che il bisogno di fissare la costituzione delle suore dell'Assunzione si stava facendo sentire, Combalot si era messo al lavoro e aveva redatto un'introduzione di trenta pagine, dove non citava mai suor Maria Eugenia, le altre suore e neppure l'arcivescovo. Quest'introduzione trattava di tutto ciò che li aveva ispirati ma risentiva troppo della personalità e del modo di pensare alquanto retorico del presbitero. L'arcivescovo decise di intervenire e nominò l'abate Gros (futuro vescovo) al posto di Combalot, che però non accettò la decisione e affrontò il gruppo dicendo che dovevano scegliere tra lui e Maria Eugenia.
Egli avrebbe portato il gruppo in Bretagna e ricominciato là la fondazione. Le suore erano troppo legate tra loro per schierarsi al suo fianco c, seppur riconoscenti per quanto gli dovevano, non erano pronte a seguirlo. Egli partì per Roma solo.
Anche se la coesione del gruppo era manifesta, il suo cammino non era così chiaro all'arcivescovo, che criticò la loro decisione di usare per la preghiera l'Ufficio Divino dei sacerdoti invece che il più comune piccolo ufficio di Maria. Riteneva che unire studi religiosi e secolari sarebbe stato troppo pesante, che donne consacrate non avrebbero dovuto avere contatti così frequenti con il mondo e nemmeno farsi coinvolgere dai problemi sociali e che le giovani che vivevano in convento avrebbero dovuto avere la protezione delle grate. Inoltre la povertà era così estrema che le postulanti desistevano prima che l'opera di educazione fosse iniziata.
Il vescovo Gros propose di scioglierle dai voti ma il gruppo mostrò ancora una volta il suo ardore: ciò di cui la società contemporanea aveva bisogno era esattamente un'opera di educazione e, se avessero iniziato, le sorelle avrebbero dovuto essere ben attrezzate: più di ogni altra cosa avrebbero avuto bisogno di una solida base di preghiera. TI vescovo fu d'accordo: un anno dopo nella scuola vi erano già otto ragazze e suor Maria Eugenia, all'età di venticinque anni, scrisse i primi statuti.
Il noviziato venne aperto formalmente nel 1842, ma furono sollevate nuove obiezioni riguardo l'orientamento troppo contemplativo, questa volta da un superiore ecclesiastico. Maria Eugenia reagì aspramente: «Più vado avanti, meno provo simpatia per preti e pii laici [...]. I loro ragionamenti sono meschini e ristretti. Devo forse modificare il nostro modo di vita così da togliere ciò che scandalizza le loro menti limitate?». L'anno 1844 vide la professione dei primi cinque membri dell'istituto.
Nel 1850 iniziò l'opera di espansione, che sarebbe continuata durante tutta la vita della fondatrice. Scuole e conventi nacquero in Inghilterra, in tutta la Francia, Spagna, Italia e Filippine, nel Centro e Sud America. Nacquero anche altri rami delle suore dell'Assunzione. Le sorelle mandate nella prima vera fondazione in Sud Africa, fondazione che non ebbe seguito, rimasero sul posto e fondarono le Suore Missionarie dell'Assunzione.
L'abate d'Alzon fondò gli Agostiniani dell'Assunzione nel 1845 (uno dei loro membri avrebbe poi fondato le Piccole Sorelle dell'Assunzione), mentre nel 1855 fu iniziato il Terz'ordine dell'Assunzione a Nimes. Più tardi l'abate d'Alzon stabilì gli Oranti dell'Assunzione in un'occasione in cui Maria Eugenia non poteva adempiere alla richiesta di mandare le sue religiose nei Balcani.
Nel 1858 suor Maria Eugenia fu eletta superiora generale a vita. La congregazione si era affermata e stava fiorendo. Il suo compito da quel momento in poi fu di supervisionare la sua espansione e guidare i suoi membri verso la santità. Mancava un solo passo per poter ancorare il suo lavoro all'interno della struttura giuridica della Chiesa.
Nel 1866 fece richiesta a Roma dell'approvazione dell'istituto e la mossa non trovò approvazione dei membri gallicani della Chiesa di Francia. Il superiore ecclesiastico dell'istituto, padre Véron, ostacolò il processo nascondendo materiale necessario per il dossier e procedendo a mettere in cattiva luce la posizione di Maria Eugenia. Arrivò perfino a progettare l'espulsione della congregazione da Parigi. Il superiore generale diede le dimissioni, ma la situazione si capovolse quando padre Véron morì.
L'approvazione venne concessa l'anno seguente. Questo passo fu molto importante per la fondatrice, la cui visione della Chiesa ispirava gli scopi dell'istituto: «È stato un amore ardente per la Chiesa e per la nostra società, così lontana da Dio, che ha dato vita a questo lavoro. La lontananza dalla fede dei tre quarti della popolazione rende necessaria una grande opera di educazione». Per lei non vi era Cristo senza la Chiesa: questa era il suo corpo e la fonte della vita, che trascende gli accadimenti storici e la comprensione contemporanea della realtà.
La congregazione delle suore dell'Assunzione racchiude un alto ideale di educazione cristiana. Non prevede altro che la venuta del regno di Cristo in ogni individuo, insegnante e studente. Maria Eugenia vedeva le persone nel suo complesso. La preghiera non sarebbe mai stata sufficiente per portare il regno di Cristo, tutti i poteri della mente e del cuore dovevano essere coltivati e utilizzati nello sforzo di condurre ogni cosa alle sue dipendenze. Solo un essere umano pienamente vivo e impegnato è in grado di compiere l'atto di totale dedizione a Cristo. Uno spirito di libertà, la ricerca intellettuale, la consapevolezza sociale, il sostegno e il rispetto dell'altro sono i particolari frutti allettanti nati dalla direzione della Congregazione dell'Assunzione da parte della sua fondatrice.
Maria Eugenia Milleret morì il 10 marzo 1898 e fu beatificata da papa Paolo VI il 9 febbraio 1975. Oggi la congregazione conta 1500 membri, divisi in 207 comunità in 31 diversi paesi. È, stata canonizzata da Benedetto XVI il 3 giugno 2007.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Parigi in Francia, Santa Maria Eugenia Milleret de Brou, vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Assunzione per l’educazione cristiana delle giovani.
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