Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe
Nome: Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe
Titolo: Religiosa
Nome di battesimo: Anna Maria Rosa Nicoletta Gallo
Morte: 6 ottobre 1791, Napoli
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
12 novembre 1843, Roma, papa Gregorio XVI
Canonizzazione:
29 giugno 1867, Roma, papa Pio IX
Anna Maria Rosa Gallo, nata a Napoli nel 1715, fin da bambina diede mostra di una sorprendente religiosità. Quando il padre cercò di costringerla a sposare sedicenne un giovane benestante, si trovò davanti al suo deciso rifiuto e reagì picchiandola e maltrattandola con estrema durezza (come del resto avéva già trattato la moglie prima che la bambina nascesse). Alla fine, tuttavia, il padre si diede per vinto, concedendole il permesso di entrare nel Terz'ordine francescano nel settembre del 1731; qui Anna Maria Rosa prese il nome di Maria Francesca delle Cinque Piaghe, in considerazione della sua particolare devozione alla Passione di Nostro Signore. Molto viva era anche la devozione della santa per la B.V. Maria, che amava chiamare «la Divina Pastora».
Continuando a vivere nella propria casa, fu soggetta ai maltrattamenti del padre e degli altri membri della famiglia. Per un certo periodo, per metterne alla prova la fede, fu posta sotto la direzione spirituale di un sacerdote locale di tendenze gianseniste, che le causò gravi sofferenze. Trascorse poi gli ultimi trentotto anni di vita come governante di un sacerdote.
In Maria Francesca emersero alcune delle più alte manifestazioni fisiche di una profonda vita mistica di preghiera e di dedizione totale a Dio. Quando, per esempio, compiva il pio esercizio della Via Crucis, soffriva i tormenti della Passione di Nostro Signore e si dice che abbia anche ricevuto le stigmate.
Le fu concesso di ricevere la santa comunione ogni giorno e si narrano molti miracoli avvenuti in concomitanza di tale pratica, come il fatto di ricevere l'ostia consacrata direttamente dall'altare, senza l'intervento del sacerdote; S. Francesco Saverio Bianchi (31 gen.) fu testimone di eventi simili avvenuti durante la Messa con il vino consacrato.
Mentre si trovava in preghiera davanti al presepio, nel Natale del 1741, Maria Francesca vide in visione Gesù che, allargando le braccia, le diceva: «Questa notte ti prenderò in sposa», e simili apparizioni, come pure i rapimenti estatici, furono frequenti. Pur godendo di una salute molto precaria, si inflisse dure mortificazioni corporali, chiedendo a Dio di poter prendere su di sé le sofferenze delle anime del purgatorio come pure quelle dei suoi vicini malati e peccatori.
Parlando con padre Laviosa, il provinciale teatino che si accingeva a scrivere la sua Vita, confessò di aver sopportato tutto ciò che poteva essere sopportato. Particolarmente capace nell'indicare ai confessori come comportarsi con i loro penitenti, offrì consigli spirituali a molti sacerdoti e laici.
Morta il 6 ottobre 1791, pare prevedendo alcuni degli orrori della Rivoluzione francese, fu canonizzata nel 1867. Il suo culto è particolarmente forte a Napoli, dove la sua casa è stata trasformata in un santuario, a cui è stato annesso un istituto di suore terziarie francescane.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, santa Maria Francesca delle Piaghe del Signore nostro Gesù Cristo (Anna Maria) Gallo, vergine del Terz’Ordine Secolare di San Francesco, ammirevole per la pazienza di fronte alle innumerevoli e continue sofferenze e avversità, per le penitenze e per l’amore di Dio e delle anime.
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