Santa Tarsilia
Nome: Santa Tarsilia
Titolo: Vergine
Morte: VI secolo, Roma
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Tarsilla era una zia di papa S. Gregorio Magno (3 set.) e le notizie che la riguardano sono tratte principalmente dalle sue opere, che testimoniano la santità della sua vita.
Il padre di Gregorio, Gordiano, aveva tre sorelle, che vissero sin da giovani nella casa paterna, osservando una rigida disciplina religiosa monastica. Una di loro, Gordiana, che non era portata alla vita religiosa, lasciò la casa e sposò l'amministratore delle loro proprietà, ma Tarsilla, la più anziana, e una sorella più giovane, Emiliana, continuarono a mantenere il loro stile di vita fino alla morte. Tarsilla morì la vigilia di Natale; Emiliana ebbe una visione o un sogno nel quale Tarsilla la chiamava per celebrare insieme in paradiso l'Epifania e morì' pochi giorni dopo, il 5 gennaio. La famiglia era benestante, aristocratica e caritatevole.
Gordiano era un patrizio che aveva preso gli ordini minori nella Chiesa (a quel tempo era possibile anche per gli uomini sposati, in particolare se erano proprietari terrieri benestanti di Roma) e la moglie Silvia, madre di Gregorio, considerata santa, alla morte del marito abbracciò la vita religiosa. Gregorio Magno svolse il suo pontificato dal 590 al 604; uno dei suoi antenati paterni, che lui descrive come meus atavus, probabilmente il bisnonno, era papa Felice III (481-492, 1 mar.) (più precisamente Felice II, dato che il cosiddetto "Felice II", sebbene incluso nel Martirologio Romano, è elencato nell'Annuario Pontificio come antipapa).
Il padre di papa Felice era sacerdote e sua sorella monaca. Si è discusso se papa Agapito I (t 536) fosse membro della stessa famiglia, considerando come prova la ricorrenza dei nomi di Gordiano ed Emiliana nelle generazioni successive, e i documenti che riguardano il trasferimento di proprietà del Clivum Scauri, dove vivevano le due sorelle.
In caso affermativo dunque, Tarsilla proveniva da una famiglia che generò tre papi in poco più di un secolo e nella quale era tradizione per le donne, se lo desideravano, vivere una vita ascetica, recluse nelle proprie case. L'elogio di papa S. Gregorio per le sue zie conferì loro un posto onorevole in una famiglia di tradizione notevole.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma, commemorazione di santa Tarsilla, vergine, della quale san Gregorio Magno, suo nipote, loda l’assidua preghiera, il rigore di vita e il singolare spirito di penitenza.
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