Santa Verena di Zurzach
Nome: Santa Verena di Zurzach
Titolo: vergine
Nascita: III secolo , Alto Egitto
Morte: IV secolo, Zurzach, Svizzera
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Verena appartiene al gruppo di santi di cui non si sa nulla, eccetto il semplice fatto della loro esistenza. E menzionata nel Martirologio Romano, in base a cui morì ad Aquae Durae vicino a Costanza, come confermato dalle aggiunte apportate al Martirologio Geronimiano e nel Martirologio di Monaco del ix secolo, ma sappiamo solo questo. I dettagli sono offerti in due Vite, una Vita I scritta da Attone III, abate di Reichenau, nel 888 circa, e una Vitali, ricostruita tra il 1000 e il 1010, entrambe "ispirate" dal culto nato sulla tomba di una donna di Zurzach, un paese sul Reno, a nord ovest di Zurigo, descritto in Miracula Sanctae Verenae, comparso nel 1010. Come affermano i biografi, Verena si spostò in continuazione, e sebbene sia impossibile datare le informazioni, è probabile che sia vissuta nel iv secolo. Secondo la leggenda, proveniva dall'Egitto, ed essendo diventata cristiana, trascorse un periodo nella Tebaide sotto la guida di S. Vittore, suo parente.
In base alla Vita I, si arruolò nella Legione Tebana (S. Maurizio, 22 set.), seguendola in Italia, dove si fermò, evitando perciò il massacro di Agaunum. Quando udì quello che era successo ai soldati cristiani della legione, si recò ad Agaunum per venerare le loro reliquie e cercare Vittore, poi si trasferì a Solothurn, dove trascorse un periodo in casa di un uomo del posto, non si sa se cristiano; in entrambi i casi, i biografi non riescono a spiegare perché per tutte le donne che la conobbero, Verena rimase un modello di castità e di abnegazione.
Il popolo in seguito continuò a indicare la grotta dove visse, e che lasciava per le sue innumerevoli visite caritatevoli tra i contadini del luogo (si diceva che si occupasse in particolare della loro pulizia personale).
È la Vita II che narra dei suoi spostamenti da Solothurn a Coblenza, e da lì a Zurzach, dove fu costruita una cella speciale per lei, e in cui, secondo quello che si diceva, alla fine si stabilì, assistendo i poveri e i malati, specialmente quelli di lebbra. Dopo la morte, avvenuta presumibilmente a Zurzach, nacque un culto intorno alla sua tomba, e il monastero che vi fu costruito sopra, nel x secolo, divenne meta di pellegrinaggio. Oltre alla sua associazione, sia nella tradizione scritta che in quella orale, con la Legione Tebana, Verona è anche connessa alla fase iniziale dell'introduzione del cristianesimo in Svizzera; è tra i santi più venerati in Svizzera, e molte devozioni sopravvivono fino a oggi. In arte, è di solito raffigurata come una donna matura che regge una brocca e del pane, o successivamente un pettine, tutti simboli della sua carità.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Zurzach sul Reno nel territorio di Zurigo, nell’odierna Svizzera, santa Verena, vergine.
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