Santa Vincenza Maria Lopez y Vicuna
Nome: Santa Vincenza Maria Lopez y Vicuna
Titolo: Vergine
Nome di battesimo: Vicenta María López y Vicuña
Morte: 26 dicembre 1890, Madrid, Spagna
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
1950, Roma, papa Pio XII
Canonizzazione:
1975, Roma, papa Paolo VI
Vincenza Lopez nacque in Navarra. Un momento decisivo della sua adolescenza fu quando venne mandata a Madrid per completare gli studi accompagnata dalla zia, donna Eulalia, che aveva fondato un ricovero per le ragazze orfane e povere. All'età di diciannove anni, Vincenza pronunciò un voto di castità e affermò di essere attratta dalla vita religiosa, ma di non voler vivere in una congregazione. Inizialmente i genitori non approvarono la sua vocazione e le consigliarono di sposarsi o di entrare in un ordine specifico, ma infine le permisero di tornare a Madrid per lavorare con donna Eulalia.
Vincenza fu molto preoccupata della sorte dell'orfanotrofio, alla morte della zia. Con l'aiuto del gesuita p. Hidalgo progettò di trasformare l'istituzione in una congregazione religiosa e donna Eulalia vi dedicò tutta se stessa, oltre alla sua intera fortuna.
Nel 1876 insieme a due consorelle ricevette la tonaca dal vescovo Sancio di Madrid. P. Hidalgo più tardi le chiese di descrivere i sentimenti provati durante la cerimonia: «Padre, mi è impossibile dire quanto ho sofferto durante la cerimonia e nello stesso tempo quanta gioia mi ha dato nostro Signore...» e si fermò. Il padre le chiese perché avesse sofferto tanto, e lei con grande difficoltà rispose: «Improvvisamente ho potuto vedere tutta la sofferenza». «La tua o quella degli altri?» chiese il padre. «Quella di tutti» rispose Vincenza, persa nel ricordo di questi pensieri.
L'intensa vita spirituale di madre Vincenza si combinava con un senso di carità pratico e lungimirante: non fece l'errore di aspettarsi troppo dalle persone esaurite dalla difficoltà di «tenere insieme corpo e anima».
Rifiutò di finanziare la sua attività con l'istituzione di scuole, come facevano invece altri ordini, ma scelse piuttosto di chiedere l'elemosina, un metodo molto duro, esortando le consorelle e sostenendo che coloro che aiutavano i poveri dovevano essere pronti a vivere la loro stessa vita.
Molte si unirono all'ordine e sei conventi simili vennero aperti in altre città; nel 1888 la Santa Sede pubblicò un decreto di encomio alle Figlie di Maria Immacolata del Servizio Domestico. Nel 1877, subito prima della festa dell'Assunzione, Vincenza scrisse alle sue novizie:
Amatevi l'un l'altra nel Signore e per il Signore e cercate Dio nelle vostre consorelle, così come vi dice la regola; concentratevi sulle loro qualità e non sui loro difetti, come peraltro è raccomandato per amor di compassione e aiuto reciproco [—] Per quanto riguarda l'amore verso le ragazze ospitate nelle vostre case, non è necessario io dica nulla. So bene quanto le amiate [...] È la vocazione a cui Dio ci ha chiamato. /
Era solita affermare: «Sono più felice al servizio di queste mie consorelle piuttosto che dei grandi di questo mondo, signori e re. Possa nostro Signore concedermi la grazia di portare a termine la mia missione».
Non aveva ancora compiuto quarantaquattro anni, quando morì; dopo la morte, la congregazione si estese nel sud dell'Africa e in altri paesi, inclusa l'Inghilterra.
Fra le attività di Vincenza vi fu la formazione di una "triplice alleanza" fra gli istituti della sua congregazione e i conventi spagnoli del Carmelo e della Visitazione, per la loro devozione speciale al Sacro Cuore. stata beatificata da Papa Pio XII nel 1950.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Madrid in Spagna, santa Vincenza Maria López Vicuña, vergine, che fondò e diffuse l’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata per offrire aiuto spirituale e materiale alle ragazze separate dalle famiglie e impiegate come domestiche.
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