I santi martiri Cosma e Damiano furono fratelli gemelli, secondo il Martirologio Romano, e compagni non solo di sangue, ma anche di fede e di martirio. Studiarono assieme medicina in Siria e salirono ben presto a grande fama per la loro valentia nel curare i malati. Forse erano arabi di nascita, ma assai per tempo ricevettero un' educazione cristiana veramente ammirabile.
titolo Santi Cosma e Damiano
autore Mattia Preti anno 1689
Animati da vero spirito di fede e di carità si servirono della loro arte per curare sia i corpi sia le anime con l'esempio e con la parola. Riuscirono a convertire al cristianesimo molti pagani. Si portavano in fretta presso chiunque li richiedesse rifiutando ogni compenso, contenti di poter per mezzo della loro arte esercitare un po' di apostolato. In questo modo si attirarono amore e stima non solo dai cristiani, ma anche dagli stessi infedeli. Venivano da tutti soprannominati "
Anàrgiri" (dal greco anargyroi, parola greca che significa "senza denaro"), proprio perché non si facevano pagare per la cura dei malati.
autore Beato Angelico anno 1443
titolo Guarigione del diacono Giustiniano
Mentre essi compivano tanto bene, ecco scoppiare la
persecuzione di Diocleziano. I santi Cosma e Damiano si trovavano in quel tempo ad Egea di Cilicia, in Asia Minore. Così circa l'anno 300 i santi medici si videro arrestati e tradotti davanti al tribunale di Lisia, governatore della Cilicia.
« Ho l'ordine, dice il proconsole, di far ricerca dei cristiani, punire quelli che resistono e premiare quelli che si sottomettono alle leggi dell'impero. Voi siete accusati di appartenere alla setta... Scegliete ». « La scelta è fatta, risposero i santi fratelli, siamo cristiani e come tali siamo pronti a morire ». « Riflettete bene, soggiunse Lisia, perché si tratta di vita o di morte, non potendo, né dovendo io tollerare una ribellione alle leggi ». « Noi rispettiamo come gli altri le leggi civili, ma nessuna legge ci può costringere ad inchinarci ai vostri dei di fango; noi adoriamo il Dio vivo e ci inchiniamo a Gesù Cristo Salvatore ». Lisia sdegnato ordinò che fossero legati e flagellati. Dopo questo primo tormento, persistendo i Santi nel loro fermo proposito, ordinò che fossero gettati in mare. L' ordine fu all'istante, mentre una grande turba di cristiani piangeva dirottamente. Il Signore venne in loro soccorso: le onde li spinsero fino alla riva e così poterono salvarsi. A tal vista il popolo gridò :
« Siano salvi i nostri medici; si rispettino quelli che il mare stesso rispetta ». Purtroppo tutte queste grida furono vane: il proconsole li voleva assolutamente morti, perciò li fece gettare in una fornace ardente. Liberati miracolosamente dal Signore, dopo altri vari tormenti, furono fatti
decapitare a Egea probabilmente nel 303.
autore Beato Angelico anno 1443
titolo Decapitazione dei santi Cosma e Damiano
Sul loro sepolcro si moltiplicarono i
miracoli: lo stesso imperatore Giustiniano, raccomandatosi alla intercessione di questi santi medici, fu guarito da mortale malattia e per riconoscenza fece erigere in loro onore una sontuosa basilica.
In loro onore Papa Felice IV (525-530) fece costruire a Roma una chiesa, decorata di mosaici stupendi. I resti dei santi martiri sono custoditi nel pozzetto dell'antico altare situato nella cripta dei Ss. Cosma e Damiano in Via Sacra, dove li depose S. Gregorio Magno (590-604).
Vivo il loro culto in Oriente in Occidente, dove numerose chiese e monasteri di epoche diverse sono intitolate ai santi martiri "guaritori".
PRATICA.
Facciamo oggi qualche opera di misericordia spirituale e corporale in favore del prossimo. PREGHIERA.
Fa', te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che noi che celebriamo la festa dei tuoi martiri Cosma e Damiano, veniamo liberati per loro intercessione da tutti i mali che ci minacciano. MARTIROLOGIO ROMANO.
Santi Cosma e Damiano, martiri, che si ritiene abbiano esercitato a Cirro nella provincia di Eufratesia, nell'odierna Turchia, la professione di medici senza chiedere alcun compenso e abbiano sanato molti con le loro gratuite cure. ICONOGRAFIA
Nell'iconografia tradizionale i santi Cosma e Damiano vengono raffigurati sempre insieme, con attributi, che oltre alla palma del martirio, sono attinenti alla loro professione come vasi da farmacia, strumenti medici e chirurgici.
titolo Santi Cosma e Damiano
autore Alessandro Turchi detto l'Orbetto anno XVII sec.
Tra le tele più famose vi è certamente quella della Guarigione del
diacono Giustiniano, Egli aveva una gamba malata, ed una notte gli apparvero in sogno i santi Cosma e Damiano che gli sostituivano la gamba con quella di un uomo morto poco prima. Al risveglio si accorse che tutto era vero, solo che la gamba nuova era di un etiope, quindi scura. Oltre al capolavoro del grande Angelico vi è un'altra tela molto famosa di un autore sconosciuto risalente circa al XV sec ubicata nel Landesmuseum Württemberg di Stoccarda.
titolo Miracolo dei santi Cosma e Damiano
autore Sconosciuto anno 1500
Bellissima la tela del Moretto che raffigura, nella parte superiore, Gesù tra le nubi recante due simboli della passione: il crocifisso e la colonna contro la quale fu flagellato. Due putti ai suoi fianchi reggono un lungo velo verde ricamato d'oro.
Nella parte inferiore della tela, i santi Cosma e Damiano assistono alla manifestazione di Cristo davanti a un alto altare recante, in sommità, un ostensorio contenente il Santissimo Sacramento, parzialmente coperto da un velo trasparente. Un altro velo scende lungo l'altare, lasciando scoperta l'iscrizione "PANEM / ANGELORVM / MANDVCAVIT / HOMO", "L'uomo mangiò il pane degli angeli". San Damiano, a destra, porta in mano la palma del martirio, mentre San Cosma, a sinistra, l'ha appoggiata ai piedi dell'altare e con la mano indica Gesù.
titolo Cristo eucaristico con i santi Cosma e Damiano
autore Moretto anno 1540