Santi Filemone ed Appia
Nome: Santi Filemone ed Appia
Titolo: Sposi e martiri, discepoli di San Paolo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Filemone, cittadino di Colosse, in Frigia, convertito da S. Paolo (25 gen., 29 gin.), fu il destinatario della più breve (ma toccante a livello personale) delle Lettere di S. Paolo. In questa lettera, che racchiude tutto ciò che sappiamo di lui, Paolo lo chiama «nostro caro collaboratore», il che suggerisce che Filemone, dopo la sua conversione, abbia preso parte attivamente alla vita della Chiesa. Paolo fa anche riferimento al fatto che lui e la moglie Appia avevano messo a disposizione la loro casa, come luogo di incontro dei cristiani di Colosse. La maggior parte della lettera, ad ogni modo, è un appello alla generosità di spirito di Filemone, sulla quale, a quanto pare, Paolo sentiva di poter fare affidamento. Uno degli schiavi di Filemone, Onesimo, era scappato, probabilmente rubando qualcosa prima di andarsene, e incontrò Paolo in prigione. Assicurandolo che Onesimo, il cui nome significa "utile", aveva intrapreso un totale cambiamento nel suo spirito e che era stato battezzato («Lui che un giorno non ti fu utile, ma ora è utile a te e a me»), Paolo prega Filemone, non per obbligo, ma per uno spontaneo atto di gentilezza, di riprendere in casa lo schiavo, che è ora «molto di più che schiavo» e accoglierlo come avrebbe accolto Paolo, come «un fratello carissimo».
Non esiste nessun dato storico su ciò che avvenne successivamente, ma la tradizione afferma che Filemone perdonò Onesimo, gli diede la libertà c lo scelse come assistente nella sua attività di evangelizzazione. Secondo diverse leggende, Filemone divenne vescovo di Colosse (o di Gaza) e fu martirizzato a Efeso (o Colosse). 11 Martirologio Romano riassume la storia accettata in Oriente: «Quando, sotto l'imperatore Nerone, durante la festa di Diana, i gentili irruppero nella chiesa a Colosse in Frigia, Filemone e Appia furono catturati, mentre gli altri scapparono. Per ordine del governatore Artocle, furono flagellati, seppelliti in una buca fino alla vita e poi ricoperti di pietre».
MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Filemone di Colossi, della cui carità per Cristo Gesù si rallegrò san Paolo Apostolo; è venerato insieme a sua moglie santa Affia.
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