Allevato dal vescovo di Treviri, Modoaldo (12 mag.), dall'età di diciassette anni Germano, ispirato dall'esempio di S. Arnoldo (18 giu.) che aveva rinunciato alla diocesi di Metz per vivere da eremita sui monti Vosgi, chiese al suo tutore il permesso di ritirarsi dal mondo. Modoaldo gli rispose che, essendo orfano, doveva chiedere l'autorizzazione al re, ma Germano, insieme a tre cc., senza indugiare partì alla ricerca di Arnoldo: costui li ricevette molto amabilmente e li ospitò nel suo monastero di Romberg. Germano inviò quindi due dei suoi cc. a prendere il fratello minore Numeriano, ancora bambino, e insieme entrarono nel monastero (Romberg sui Vosgi, diventato famoso come Remiremont).
I fratelli si trasferirono poi a Luxeuil, dove l'abate Walberto, dopo alcuni anni, indicò Germano al duca Gondo come il miglior candidato per la carica di abate nella sua nuova fondazione a MoCi-tier-Granval, un alto passo montano sui Vosgi. Una vecchia strada romana che attraversava il passo era rimasta a lungo bloccata dalle frane: uno dei lavori di Germano in qualità di abate fu appunto quello di sgombrare e riaprire la strada. Altri due monasteri furono posti sotto la responsabilità di Germano.
Il successore di Gondo, Carico, conosciuto anche come duca Boni-facio Kattemund, aveva un carattere diverso da quello del suo predecessore e sotto la sua mano i monaci e gli abitanti della regione patirono molti abusi. Germano, che lo implorava di porre fine al saccheggio, sembrò aver inizialmente ottenuto qualche risultato; i soldati di Catico irruppero però ben presto nel monastero e dopo aver spogliato completamente il santo e il priore Rondoaldo (probabilmente per rubare loro i vestiti), un soldato trafisse Germano con la lancia, mentre altri decapitavano Rondoaldo. Tutto ciò accadeva alla vigilia della festa della Cattedra di S. Pietro, e nel giorno di questa solennità la diocesi di Basilea commemora appunto Germano e Rondoaldo. I loro corpi furono dapprima sepolti a Saint-Ursanne e poi, nel XVI secolo, trasferiti a Berna per paura dei calvinisti.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Grandfelt nell’odierna Svizzera, san Germano, abate, che, avendo voluto difendere con parole di pace gli abitanti dei dintorni del monastero assaliti da una banda di predatori, morì insieme al santo monaco Randoaldo spogliato delle vesti e trafitto da una lancia.
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