Durante il V secolo un autore anonimo compose una Passio che racconta dei loro genitori san Vitale e santa Valeria che furono martiri della cristianità durante la persecuzione di Diocleziano. Appena venuti a conoscenza della morte dei genitori non pianificarono nessuna vendetta, anzi decisero di vendere tutti i beni di famiglia per distribuire il ricavato ai poveri di Milano. Dieci anni dopo una vita di preghiera, meditazione e professione dei dettami della cristianità. Quando il generale Anastaso passò con le sue truppe nella città, li denunciò come cristiani e li additò come persone da punire e da redimere. I due fratelli furono arrestati, torturati ed umiliati. A Protasio fu tagliata la testa con un colpo di spada, mentre Gervasio morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti.
Il racconto della scoperta delle loro reliquie da parte di S. Ambrogio di Milano (7 dic.), alla presenza di S. Paolino di Nola (22 giu.) e S. Agostino d'Ippona (28 ago.), deve essere considerato come uno degli eventi di questo tipo più sensazionali e meglio storicamente attestati nella Chiesa del secolo.
Ambrogio aveva costruito la grande cattedrale di Milano, che poi prese il suo nome, e racconta in una lettera alla sorella Marcella come si preparava alla dedicazione e con quale premura voleva farne un evento memorabile, paragonabile alla cerimonia nella quale aveva dedicato un'altra chiesa dove si conservavano le reliquie degli apostoli.
Ebbe "presentimento" (Agostino parla di visione) che in quel luogo ci fossero reliquie di antichi martiri cristiani, sepolti nella basilica cimiteriale dei SS. Nabore e Felice: gli scavi, da lui ordinati, portarono infatti alla luce i corpi di due uomini di alta statura con le teste recise dal corpo.
Le ricerche fatte li identificarono con Gervasío e Protasio, dei quali, a duecento anni dalla morte, non si ricordava più nulla se non i nomi e il fatto che avevano subito il martirio. Mentre le reliquie venivano portate attraverso le vie cittadine un macellaio cieco, di nome Severo, riottenne la vista toccando la frangia del drappo funebre che le ricopriva: sia Ambrogio, che Paolino (allora suo segretario), e Agostino (allora a Milano), citano l'episodio del macellaio; Paolino afferma che costui lavorasse ancora in città quando egli scriveva la Vita di Ambrogio nel 411.
Sulla esistenza storica di Protasio e Gervasio sono sorte molte controversie: il dottor IR. Harris ha formulato un'audace teoria: che fossero figure mitiche, forse identificabili con i Dioscuri (Castore e Polluce, figli di Giove). La pista di ricerca è stata confusa da una lettera apocrifa attribuita a S. Ambrogio, in cui si racconta la vita dei due protomartiri affermando che subirono il martirio al tempo di Nerone, ma gli agiografi moderni pensano che siano stati veramente martirizzati, benché la loro vicenda ci sia sconosciuta, durante il regno dell'imperatore Antonino o anche prima.
Ambrogio, Paolino e Agostino sono però testimoni degni di fede: Ambrogio era uomo di grande esperienza (era stato governatore delle province di Emilia e Liguria prima di diventare vescovo) e di indubbia integrità; un santo che si era opposto a un imperatore difficilmente avrebbe accettato reliquie di dubbia provenienza per la sua chiesa. Era così convinto della verità del martirio di Gervasio e Protasio che diede la direttiva che i suoi resti mortali fossero messi accanto ai loro nella chiesa. Nel ix secolo l'allora vescovo di Milano, Anghelberto II, riunì le reliquie dei tre in un'urna di porfido e là rimasero indisturbate; ora sono nella cripta della basilica di S. Ambrogio.
Alcune chiese tedesche e la cattedrale di Soissons rivendicarono il possesso delle reliquie dei due protomartiri, portate in quei luoghi dall'imperatore Federico Barbarossa, ma ora è quasi certo che non appartenessero a loro.
Gervasio e Protasio sono ritratti nei quadri dell'Assunzione della Vergine del Borgognone, conservati nella pinacoteca di Brera. Il titolo "S. Trovaso" di una chiesa veneziana a loro dedicata, può essere frutto di una distorsione del loro nome nella lingua veneta.
MARTIROLOGIO ROMANO. Milano, commemorazione dei santi Gervasio e Protasio, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio e in questo giorno solennemente traslati nella nuova basilica da lui costruita.
×
Lascia un pensiero a Santi Gervasio e Protasio
Domande Frequenti
Quando si festeggiano i Santi Gervasio e Protasio?
I Santi Gervasio e Protasio si festaggiano il 19 giugno
Di quali comuni sono patroni i Santi Gervasio e Protasio?
-San Protasio Vescovo di MilanoProtaso visse nel IV sec. Fu il sesto vescovo della metropoli lombarda. Ricevette a Milano Sant'Atanasio di Alessandria, in visita all'imperatore Costante...
San Benedetto da Norcia Abate, patrono d'EuropaSan Benedetto, padre del monachismo d'Occidente e restauratore dello spirito cristiano dei suoi tempi, nacque a Norcia, nell'Umbria, dalla nobile famiglia Anicia nel 480. Inviato a Roma per addottorarsi...
Santi Ermagora e Fortunato di Aquileia MartiriLa definizione della personalità di Ermagora e lo sviluppo del suo culto, destinato ad avere grande importanza nell'Italia nordorientale, risale a quanto sembra al VII sec., quando, in seguito allo...
Sant' Aleide di Schaerbeek VergineLa Vita di Aleide, o Alice, scritta da un contemporaneo, probabil mente un monaco cistercense e confessore della comunità, è molto semplice ma sincera. Era una bambina delicata e gentile, nata a Schaerbeek...
San Maelrubha di Applecross AbateMaelrubha, o Malrubio, nacque nella contea di Down intorno al 642 e divenne monaco nel monastero di S. Comgall (10 mag.) a Bangor. A ventinove anni si trasferì in Scozia, trascorrendo probabilmente un...
Beata Maria Bartolomea Bagnesi DomenicanaNata da una nobile e ricca famiglia fiorentina, Maria fu affidata a una nutrice che la trascurò molto, con conseguenze che durarono per il resto della vita. Due sorelle erano diventate suore e altrettanto...
-San Camillo de Lellis I. Per quella speciale predilezione che ebbe di voi il Signore nel farvi venire alla luce da madre sessagenaria, e nel far precedere la vostra nascita dalla visione di un fanciullo che portava innanzi...
-Santa Clelia Barbieri Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà ricolmasti Santa Clelia dei doni dello Spirito Santo, ed ora in cielo l'hai glorificata perché ci sia modello di cristiana...
-Santa Marcellina I. Per quella generosità veramente singolare con sui, niente curando le grandi fortune che vi promettevano nel mondo la cospicuità del vostro casato, l’eleganza delle vostro forme, la freschezza dei vostri...
-Beate Teresa di Sant'Agostino e compagne Carmelitane di Compiegne Madre Teresa di Sant’Agostino e compagne carmelitane, quando veniste cacciate dal vostro monastero il 14 settembre 1792, continuaste la vostra vita di preghiera e penitenza divise in quattro gruppi...
-Madonna del Carmine L'Abitino del Carmine è difesa nei pericoli del corpo l. - O Maria, tu sei veramente la più affettuosa fra tutte le mamme del mondo, perché anche attraverso il tuo santo Abitino ci hai ricolmato di favori...
PREGHIERA AL MATTINOSignore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode, O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco. Di te ha sete l'anima mia, come terra deserta...
Preghiera a San Benedetto da NorciaA te oggi rivolgiamo la nostra supplica ardente, glorioso San Benedetto, "messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà, araldo della...
TI ADOROTi adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso...