Tutto il Popolo di Dio è debitore verso di loro per il dono della fede. Pietro è stato il primo a confessare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Paolo ha diffuso questo annuncio nel mondo greco-romano. E la Provvidenza ha voluto che tutti e due giungessero qui a Roma e qui versassero il sangue per la fede. Per questo la Chiesa di Roma è diventata, subito, spontaneamente, il punto di riferimento per tutte le Chiese sparse nel mondo. Non per il potere dell'Impero, ma per la forza del martirio, della testimonianza resa a Cristo! (Papa Francesco)
L'incontro
Un giorno Saulo decise di andare a Gerusalemme per fare la conoscenza di Kephas (da “Pietra”, in greco), il nome che darà sempre a Pietro e “rimase quindici giorni presso di lui” (Gal. 1,18). Senz’altro quest'ultimo gli insegnò la tradizione orale relativa a Gesù che Paolo non aveva conosciuto (cf. 1Cor. 11,23-35), ed anche una interpretazione cristologica dei profeti, secondo l’insegnamento del Maestro fra i suoi discepoli.
L'incidente di Antiochia
Verso l'anno 48, quindi prima del Concilio di Gerusalemme, ad Antiochia sorse il dibattito sulla necessità della circoncisione per i non-Giudei, poiché alcuni cristiani giudei insistettero sulla "libertà acquisita in Cristo Gesù". Paolo e Barnaba, insieme al greco Tito, vennero inviati a Gerusalemme per discutere la questione con gli Apostoli e gli Anziani. Questi riconobbero Tito, non circonciso, e confermarono la validità dell'annuncio di Paolo sulla libertà della grazia, assegnando a
Pietro la missione verso i Giudei e a
Paolo quella verso i pagani. Durante una visita di Pietro ad Antiochia, avvenne il famoso
Incidente di Antiochia: Pietro inizialmente accettò di mangiare con i cristiani pagani, ma cambiò comportamento all'arrivo di alcuni inviati da Giacomo, causando la reazione indignata di Paolo:
“Mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto”.
Paolo, vedendo questo comportamento come ipocrita e contrario al vangelo della libertà in Cristo, confrontò Pietro pubblicamente. Paolo accusò Pietro di forzare i gentili a "vivere come giudei" nonostante lui stesso non seguisse più strettamente le leggi giudaiche:
«Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?» Paolo sottolineò che la fede in Cristo superava le distinzioni legali come la circoncisione, insistendo sulla nuova vita nella fede e sulla supremazia della divina promessa rispetto alla legge.
titolo Paolo rimprovera Pietro penitente
autore Guido Reni anno 1605 circa
Nonostante il compromesso di Gerusalemme permettesse l'esistenza di comunità miste, la piena comunione tra circoncisi e non circoncisi rimase problematica. Paolo, alla fine, proseguì la sua missione con Sila, aprendo un nuovo capitolo nel suo ministero.
S. PIETRO APOSTOLO Pietro nacque a Betsaida in Galilea da poveri genitori. Quegli che doveva divenire il primo Papa, la prima colonna della Chiesa, era un semplice pescatore. Però era uno di quegli israeliti semplici e retti che aspettavano con cuore mondo il Redentore d'Israele.
continua >> S. PAOLO APOSTOLO Saulo, in seguito Paolo, nacque a Tarso, capitale della Cilicia, nei primissimi anni dell'era volgare. Fu circonciso l'ottavo giorno, ricevendo il nome di Saulo a ricordo del primo re d'Israele, il più grande personaggio della tribù di Beniamino, cui la famiglia apparteneva.
continua >> MARTIROLOGIO ROMANO.
Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo. ICONOGRAFIA
titolo San Pietro e San Paolo
autore Vincenzo Camuccini anno 1825
Nelle raffigurazioni, gli apostoli, sono sempre rappresentati con i loro attributi classici, le chiavi per Pietro e il libro e la spada per Paolo come ad esempio nella splendida tavola di Carlo Crivelli artista che non ha bisogno di presentazioni o come nella tela di Vincenzo Camuccini, pittore romano del XIX sec, dove i santi sono illuminati dalla luce dello Spirito Santo.
titolo Santi Pietro e Paolo
autore Carlo Crivelli anno 1470
Non mancano le opere dedicate ai santi insieme alla Vergine come nella bella tela di Costantino Pasqualotto pittore veneziano.
titolo Madonna con i Santi Pietro e Paolo
autore Costantino Pasqualotto anno XVIII sec
Splendide anche le rappresentazioni dei maestri insieme ad angioletti e putti e sempre con i loro classici attributi come nella tela di un pittore ignoto probabilmente di origini piacentino-parmense.
titolo Santi Pietro e Paolo
autore Ambito piacentino-parmense anno XVIII sec
E anche durante il loro martirio molti artisti hanno dedicato grandi opere che raffigurano la scena come nella tela di Vincenzo Riolo, artista palermitano, il
Martirio dei Santi Pietro e Paolo titolo Martirio dei Santi Pietro e Paolo
autore Vincenzo Riolo anno XVIII sec