Santo Stefano d'Obazine
Nome: Santo Stefano d'Obazine
Titolo: Abate
Nascita: 1085, Limosino, Francia
Morte: 8 marzo 1159, Limoges, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Stefano nacque nel Limosino (Francia); dopo aver portato a termine gli studi, ebbe a carico la famiglia, ma ben presto pensò che le necessità dei poveri fossero più importanti di quelle dei suoi genitori e decise di dedicarsi completamente alle opere di carità. Siccome non amava far sapere in pubblico quali fossero le sue opere, appariva ai più come un eccentrico.
Dopo essere stato ordinato prete venne chiamato a uno stile di vita più rigoroso e, dopo aver rinunciato a ogni tipo di piacere, cominciò a sottoporsi a penitenze durissime.
Nutriva un amore per il Signore così infuocato, da propagarlo ai suoi ascoltatori che non avrebbero mai smesso di udire le sue prediche. A un certo punto si convinse di doversi spingere ancora oltre, di doversi spogliare di tutto e seguire totalmente la povertà di Cristo. Dopo essersi consultato con un prete reputato da tutti un santo, si decise a seguire l'ispirazione divina. Insieme al suo amico Pietro, anch'egli ordinato di recente, decise di lasciare il mondo. Una settimana prima di Quaresima, probabilmente nell'anno 1130, i due compagni chiamarono le rispettive famiglie e gli amici, restituirono loro tutti i beni che avevano e diedero l'ultimo addio. All'alba del giorno successivo partirono a piedi scalzi verso la foresta di Obazine, un distretto selvaggio che distava circa due miglia dalla città di Tulle.
Arrivarono a destinazione il Venerdì Santo e si costruirono un rifugio alla meglio. Passato qualche tempo e raggiunti da nuovi compagni, il vescovo Eustachio diede loro il permesso di costruire un monastero e di celebrare la Messa.
Ben presto l'edificio si rivelò insufficiente a ospitare tutti i membri della comunità, così venne costruito un altro monastero.
Nacque poi la necessità di nominare un superiore che si assumesse la responsabilità della comunità, ma sia Pietro sia Stefano erano convinti che il ruolo fosse adatto all'altro e così la questione venne risolta dal nunzio apostolico Goffredo che scelse Stefano. L'austerità praticata dalla piccola comunità era estrema e Stefano, sebbene avesse un animo gentile e buono, era molto severo nel farla applicare.
I frati passavano le giornate pregando, facendo lavori manuali e digiunando fino al tramonto; Stefano cucinava e portava l'acqua come tutti gli altri, anzi spesso si sottoponeva a sforzi doppi rispetto ai compagni. Nel monastero tutto apparteneva a tutti e non vi era alcuna regola scritta; Stefano era la regola vivente, ma probabilmente egli stesso era preoccupato di questo. Nel 1135 chiese infatti ai certosini di potersi unire a loro e da loro fu poi indirizzato ai cistercensi.
Sempre nel 1135 Stefano fondò un convento femminile che, essendo sottoposto a una forma di clausura rigidissima, doveva stare vicino a quello maschile: erano infatti i frati a dover provvedere a ogni necessità delle consorelle. Stefano fondò poi altri due monasteri maschili, uno nel Limosino e l'altro nel distretto di Alvernia.
La domenica delle Palme del 1142 i membri della comunità di Obazine fecero la professione in presenza del vescovo e di un abate di cui non ci è giunto il nome. Sempre in quella occasione Stefano venne ordinato abate. Più tardi il suo ordine fu indirizzato dai monaci di Dalon verso la vita cistercense; Stefano però presentò richiesta ufficiale di adesione ai cistercensi solo in occasione del capitolo generale dell'ordine, tenutosi nel 1147 alla presenza di papa Eugenio III, anche lui appartenente all'ordine fondato nel XII secolo da Bernardo di Chiaravalle.
La richiesta di Stefano d'Obazine venne accolta contemporaneamente a quella del monastero di Savigny e anche le loro suore furono integrate nell'ordine. L'osservanza delle monache venne regolarizzata solo nel 1188. L'abate di Obazine, prima di morire (8 marzo 1159), fondò altri due conventi, uno sulle Alpi nel 1148 e un altro in Aquitania nel 1150.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Obazine presso Limoges in Aquitania, in Francia, santo Stefano, primo abate del locale monastero, che, alla ricerca di Dio, associò nell’Ordine Cistercense i tre monasteri da lui fondati.
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