Basilica di Santa Maria della Salute

Maria Santissima Madre di Dio
Nome: Basilica di Santa Maria della Salute
Titolo: Chiesa della Salute
Indirizzo: Dorsoduro, 1 - Venezia


Il 22 ottobre 1630, il governo veneziano, a ringraziamento della cessazione di una gravissima pestilenza che aveva decimato la popolazione, decise solennemente di erigere un grande tempio votivo che doveva sorgere su una delle zone più suggestive e prestigiose di Venezia, prospiciente il Bacino di San Marco, all'inizio del Canal Grande.

STORIA


Gli edifici allora esistenti, compresi in una fascia tra il rio, poi divenuto della Salute, e i magazzini del sale di Punta della Dogana (tra i quali il monastero, la chiesa e la scuola della Trinità di cui si è detto precedentemente) furono abbattuti per far posto alla nuova costruzione. Il pubblico concorso subito bandito specificava l'ubicazione dell'area e la sua estensione, mentre non poneva alcun vincolo di scelta architettonica...continua



Esterno Basilica Santa Maria della Salute
L'esterno


L'ESTERNO


In tal modo la chiesa della Salute, posta com'è all'ingresso del Canal Grande, assume un eccezionale significato urbanistico e ambientale, oltre ad offrire nuove soluzioni planimetriche e architettoniche. Se poi si considera che nel Seicento la situazione edilizia circostante, composta di bassi edifici di modesta entità, si presentava in forme affatto diverse dalle attuali, si può immaginare come tale nuova soluzione dovesse esprimersi con evidenza ancora maggiore; l'altissima cupola della navata e quella posteriore del presbiterio affiancata dai due campaniletti emergevano con slancio e con forza assumendo ancor più quella funzione di simbolo che la Repubblica aveva inteso dare alla chiesa. Questa si poneva al centro di uno spazio vastissimo che andava dal Canal Grande a quello della Giudecca, da San Giorgio al Palazzo dei Dogi passando attraverso l'ampio Bacino di San Marco.

L'architetto dedicò l'intera vita alla realizzazione di quest'opera che amò più di ogni altra; al momento della sua morte, nel 1682, la basilica di Santa Maria della Salute era quasi compiuta. Antonio Gaspari, collaboratore del maestro, rifinì quanto il Longhena non aveva potuto portare a termine.

Portone Santa Maria della Salute
Il Portone con gli evangelisti


L'ingresso verso il Canal Grande è preceduto da un'alta gradinata che si sviluppa parzialmente lungo i prospetti contigui, congiungendosi secondo una forma di esagono molto allungato e che detta anche il disegno della pavimentazione.

La facciata principale è stata decorata dallo scultore Tommaso Rues con statue marmoree dei quattro evangelisti:

L'INTERNO


La chiesa ha pianta ottagonale ed è sovrastata da un'altissima cupola impostata su otto colossali pilastri. Intorno gira un peribolo con sei cappelle; opposto all'ingresso principale si apre il vasto presbiterio ad esedre, sormontato anch'esso da una cupola, di minori dimensioni; quindi, affiancati a questa seconda cupola ma in posizione leggermente arretrata, i due campanili. Ai lati della pianta ottagonale il Longhena fece corrispondere altrettanti prospetti, dei quali sottolineò quello principale con l'erezione di mezze colonne su alti piedestalli, secondo la lezione palladiana.

Discesa dello Spirito Santo
Discesa dello Spirito Santo (Tiziano)


Nelle cappelle laterali si trovano la tela Discesa dello Spirito Santo di Tiziano Vecellio e l'altare dell'Assunta con la pala di Luca Giordano, la statua di San Girolamo Miani di Giovanni Maria Morlaiter e altre opere scultoree di Tommaso Rues.

In generale lo spazio interno è raccolto e rigorosamente disegnato; al contrario i valori plastici all'esterno sono numerosi e ricchi di membrature e di ornati, tra cui spiccano le ampie volute a contrafforte della cupola.

Antonio Gaspari, che come si è detto affiancò il Longhena negli ultimi anni per portare a termine l'opera, lasciò in una raccolta di disegni una preziosa testimonianza di come il maestro voleva fosse decorata la cupola. E lo stesso Longhena scriveva nel 1679 che la cupola dovesse avere ornamenti in stucco e, nel fondo dei riquadri, pitture a olio. Il governo veneziano aveva invitato Lorenzo Bernini ad eseguire l'altar maggiore. La richiesta rimase, per motivi di cui non si ebbe mai spiegazione, inascoltata e dell'opera si incaricò lo stesso Longhena che realizzò un altare di grande imponenza, animato dalle movimentate statue di Giusto Le Court.

Altare Santa Maria della Salute
L'altare


Accanto alla maestosa mole della Salute si sviluppa il corpo del convento dei Somaschi, ora seminario, che si inserisce nello spazio compreso fra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, lasciando verso il primo un ampio campo a servizio della chiesa e verso il secondo un terreno libero adibito a orti e giardini.

Seminario Patriarcale
Seminario Patriarcale


I Somaschi, che si erano resi meritori presso la Repubblica per la loro attività nel campo dell'educazione della nobiltà e dell'alta borghesia veneziana, ebbero l'autorizzazione dalla Serenissima, che forse li aiutò anche economicamente, ad edificare la nuova scuola. La costruzione, anch'essa progettata dal Longhena, ha planimetria del tipo a blocco con ampio cortile interno e presenta le facciate di forme assai semplici, prive come sono di particolari architettonici di rilievo.

L'intero complesso ha caratteri di estrema sobrietà che bene introducono all'imponenza della chiesa, di cui evidenziano la sontuosa maestà.

ORARI


VISITE
lunedì-sabato: 9.30-12.00 e 15.00-17.30
domenica: 9.30-12.00 e 15.00-17.30

SACRESTIA (4€ il biglietto)
lunedì-sabato: 10.00-12.00 e 15.00-17.00;
domenica: 15.00-17.00

VISITA IN TRE DIMENSIONI



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