Chiesa di San Rocco

San Rocco
Nome: Chiesa di San Rocco
Titolo:
Indirizzo: Campo S. Rocco - Venezia
Dedicato a: San Rocco
Reliquie di: San Rocco


Costruita a partire dal 1489, fu eretta dalla Scuola Grande di San Rocco per onorare il loro santo patrono, San Rocco, in seguito al trasferimento definitivo della confraternita vicino ai Frari. Nonostante l'incertezza sull'architetto responsabile del progetto, la costruzione della chiesa è tradizionalmente attribuita a Pietro Bon. L'edificio fu completato in tempi relativamente brevi e inaugurato nel 1494, anche se la cupola venne ultimata solo nel 1507.

La struttura originale della chiesa presentava una navata unica con un presbiterio absidato e una cupola affiancata da due cappelle laterali. La facciata, caratterizzata dallo stile codussiano, riportava una significativa iscrizione lungo la trabeazione: SU(M)MO ET EXCELSO DEO DEVOTA, H(A)EC SCOLA PIE VIVIT ET SANCTO ROCHO HIC IACENTI EIUS PATRONO MCCCCLXXXXIIII (devota a Dio sommo ed eccelso questa scuola vive piamente e il suo patrono San Rocco qui riposa). Questa iscrizione testimoniava il forte legame tra la confraternita e la figura di San Rocco.

Nel corso del XVIII secolo, la chiesa subì importanti ristrutturazioni. Tra il 1726 e il 1732, l'architetto Giovanni Scalfarotto introdusse modifiche radicali, sostituendo il soffitto piatto con una volta interrotta da grandi finestre termali, mantenendo solo le absidi e la cupola originali. Successivamente, tra il 1765 e il 1769, la facciata fu ricostruita da Bernardino Maccaruzzi, il cui progetto vinse un secondo concorso. Maccaruzzi propose una facciata a due livelli, ricca di sculture, che richiama nelle finiture la vicina Scuola Grande di San Rocco. Tuttavia, dell'originaria facciata del Bon restano ancora visibili il vecchio portale e il rosone, che aprono l'ingresso laterale.

L'Esterno della Chiesa

La facciata della Chiesa di San Rocco ospita quattro nicchie con statue di santi e beati veneziani. Nel registro inferiore troviamo le statue di Gerardo Sagredo e Pietro Orseolo, realizzate da Giovanni Marchiori, mentre nel registro superiore sono collocate le statue di Lorenzo Giustiniani e Gregorio Barbarigo, opere di Giovanni Maria Morlaiter. Tra le due statue del registro superiore si erge un imponente rilievo, sempre del Morlaiter, raffigurante "San Rocco risana gli appestati". A coronamento della facciata, sopra l'attico, si trova la statua di San Rocco, affiancata da quelle di San Girolamo Emiliani e Pietro Acotanto. Sulla lunetta della porta principale si trova una copia bronzea moderna dell'opera "San Rocco portato in cielo dagli angeli" di Marchiori, il cui originale è murato nella cappella absidale destra.

L'Interno della Chiesa

L'interno della Chiesa di San Rocco è un tripudio di arte sacra, con opere di illustri artisti veneziani. Nella controfacciata si possono ammirare le statue di Davide e Santa Cecilia, scolpite da Giovanni Marchiori nel 1743. Accanto si trova l'organo realizzato da Pietro Nachini nel 1742, successivamente rinnovato nel 1768 da Gaetano Callido, con una cantoria decorata da statue lignee dello stesso Marchiori.

Sulla parete sinistra, tra le opere più rilevanti, troviamo "Sant'Elena che ritrova il legno della croce" di Sebastiano Ricci, "San Martino e San Cristoforo" del Pordenone, "Cristo scaccia i mercanti dal Tempio" di Giovanni Antonio Fumiani e l'"Annunciazione" di Francesco Solimena. La cappella sinistra ospita l'altare del Santissimo Sacramento, ornato con statuette della scuola del Vittoria, e un crocifisso ligneo di Giuseppe Romanelli del 1950.

Tombad di San Rocco
La tomba di San Rocco

La cappella maggiore, uno degli elementi più antichi della chiesa, ospita un altare progettato da Venturino Fantoni tra il 1517 e il 1524 con il sarcofago che custodisce le reliquie di San Rocco, arricchito da statue di Giovanni Maria Mosca e Bartolomeo Bergamasco. La cupola, i pennacchi, l'abside e il catino absidale furono affrescati dal Pordenone a partire dal 1528, ma vennero in gran parte ridipinti nel Settecento da Giuseppe Angeli, con l'eccezione della fascia inferiore dell'abside. Tra le opere più notevoli vi sono i dipinti di Tintoretto che raffigurano episodi della vita di San Rocco.

Sulla parete destra, spiccano opere come "Il miracolo di Sant'Antonio" di Francesco Trevisani e diverse opere del Tintoretto, tra cui "San Rocco catturato alla battaglia di Montpellier", "Cristo risana il paralitico" e "San Francesco di Paola resuscita un bimbo morto". Il soffitto, affrescato da Giovanni Antonio Fumiani, raffigura "San Rocco distribuisce le ricchezze".

Infine, il corridoio che conduce alla sagrestia è adornato da un monumento dedicato a Pellegrino Baselli Grillo, risalente al 1517, mentre nella sagrestia stessa si possono ammirare dipinti di Francesco Fontebasso e Andrea Solari.

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